Villains LTD

 

#23

LET IT BLEED

 

 

Nuova Sede Centrale, chissà dove

Gli agenti della Villains LTD siedono nella sala tattica, dove hanno appena incontrato il loro nuovo cliente. Sono stati ingaggiati dalle personalità più disparate, anche se non ne hanno incontrata personalmente quasi nessuna.

Questa è la prima volta in cui vengono ingaggiati da uno dei fondatori del gruppo.

-Si può sapere dove cazzo eri finito, ti credevamo tutti alla Volta ! – nota Switch.

-Sai che non mi piace troppo stare in prigione… carino da parte vostra aver cercato di farmi uscire, comunque. Chissà che faccia avete fatto trovando quel poveraccio che avevo trasformato in un’ombra vivente al posto mio !!!

-Credevo avesse una certa fretta, signor Shades ? – lo incalza DeCeyt.

-Giusto, giusto. Allora, per farla breve…c’è questo gioiello vecchio quanto l’umanità, la Chiave della Dannazione. E’ un piccolo talismano in grado di trasformare la Terra in un inferno perenne e avvolgerla in tenebre infinite… proprio roba da collezionisti. Ci ho messo cinquant’anni a trovarla, anche grazie alle…indicazioni di DeCeyt. A proposito, grazie mille per avermi fatto fare il giro del pianeta solo per farmela trovare nella mia città natale !!!

-Il fato sa essere tremendamente sottile nella propria crudeltà.

-Sì, ma anche lei non scherza professore. Allora, per farla breve… ho provato a prendere la Chiave da solo, ma aveva dei controincantesimi veramente potenti. Ha iniziato a usare il suo potere per attaccarmi, ed ha creato un gigantesco incendio che sta radendo al suolo Dresda. Avrò bisogno di una mano per recuperarla e causare la fine del mondo.

-Stai scherzando, perché dovremmo fare una cosa del genere !? – protesta Turbine.

-Perché vi pagherò mezzo milione di dollari a testa, di tasca mia.

-E come pensi che li spenderemo se il mondo sarà finito !?

-Ehi, alcuni di noi potrebbero anche uscirne senza un graffio sai – commenta sardonico l’indistruttibile Diamond Dran.

-Come facciamo a sapere che questa storia della fine del mondo è vera ? Cosa può davvero fare quel gioiello ? – chiede Insomnia.

-Credimi, non vuoi saperlo – le risponde Shades – Adesso a Dresda sono le quattro di notte. Vorrei sbrigarmela prima dell’alba…sai dov’è Dresda, Switch, o vuoi un disegnino ?

-Il signor Shades ha richiesto la partecipazione dell’intera squadra. Partirete tutti…a parte mister Dran – annuncia DeCeyt.

-Che cosa !? – protesta l’uomo invulnerabile.

-Switch mi ha messo all’erta sulla fluttuazione dei suoi poteri, mister Dran. Non mi piacciono le incognite e non manderò uno dei miei agenti se c’è la concreta possibilità che perda il suo unico potere in un momento cruciale, mi sono spiegato ?

-Scusa Diamond – dice Switch, per nulla convinto.

-Fanculo. Uno si fa sparare una testata nucleare in faccia e non si può più divertire…

-Su, lavativi, non vi pago per starvene qui con le chiappe al caldo – nota Shades, alzandosi in piedi e conducendo gli altri verso l’uscita della stanza.

-Switch – chiama DeCeyt, ed il teleporta gli si avvicina per sentire le sue parole quasi sussurrate – Non credo ci sia bisogno di ricordarle che Shades è l’uomo più pericoloso della e per la nostra organizzazione, e non esiterebbe un istante a sacrificarvi tutti. Tenga gli occhi aperti, questo potrebbe essere un buon giorno per la sua carriera in questa organizzazione.

-Ricevuto il messaggio, tenerlo d’occhio e non fargli ammazzare tutti – annuisce Switch.

Quando tutti gli altri sono usciti dalla stanza, DeCeyt si avvicina all’unico agente rimasto senza lavoro ed incita:

-Coraggio, signor Dran. Ho elaborato diversi esperimenti per testare i limiti dei suoi poteri.

Per la prima volta da quando è invulnerabile, Dran sente un brivido freddo scendere sulla schiena…

 

Dresda, Germania

Quando escono dal portale, gli agenti si rendono conto che Shades non stava esagerando riguardo l’incendio. Si trovano sul tetto di un palazzo, di fronte a quanto resta di un prestigioso museo.

Tutta l’area è accerchiata da un muro di fiamme, e ci sono numerosi edifici che stanno andando a fuoco.

Il museo stesso è una grande colonna di fumo; sembra quasi che qualcosa lo abbia sventrato ed abbia creato un grosso buco che porta sottoterra.

-L’incendio sarà una copertura perfetta. Turbine, con il tuo potere dovrebbe essere semplice spargerlo un po’ di più vero ? Non voglio ritrovarmi squadre di pompieri tra i piedi.

-Nessun problema.

-Non c’è nessuno nel raggio di un chilometro, hanno già evacuato tutto ? – chiede Pathfinder.

-Efficienza tedesca. Non ho idea di che cosa possa fare la Chiave se attaccata, ma aspettatevi che faccia nascere un bel po’ di creature da incubo. Nel limite del possibile cercate di non… hhmm.

Shades si ferma, accarezzandosi il mento con una mano guantata di pelle nera.

-Laser, fammi un piacere. Radi al suolo quell’edificio – continua indicando un palazzo vicino al museo.

-Il portafogli è tuo – risponde l’ologramma alzando le spalle, e puntando una mano verso la palazzina. Un sottile raggio fotonico attraversa istantaneamente la distanza, tagliando la costruzione a metà come se fosse di burro fuso. Ovviamente, tutto quanto crolla su se stesso alzando una gran quantità di polvere e detriti.

Gli altri presenti restano a bocca aperta. E’ raro vedere un tale sfoggio di potere da parte del Laser Vivente…di questi tempi, è raro vederlo e basta.

Prima che ci sia il tempo di dare altri ordini, qualcosa viene gettato sul tetto. Esplode generando una gran quantità di fumo grigio. Solo Shades e il Laser non si spostano. Gli altri fanno almeno due passi indietro, nell’eventualità che sia più di semplice fumo.

Dalla nuvola esce una donna minuta, poco più di uno e sessantacinque, completamente avvolta da un mantello nero. Un cappuccio ne copre la testa, nascondendo nell’ombra i suoi lineamenti.

-Come facevi a sapere dove mi stavo nascondendo ? – chiede con voce alterata, come proveniente da una caverna profonda.

-Ho i miei metodi – risponde Shades – Eclisse, la Villains LTD. Ragazzi, vorrei presentarvi una mia vecchia conoscenza…Eclisse. Ha ucciso Marasso.

Insomnia estrae una pistola e gliela punta contro. Switch fa lo stesso con una mitragliatrice presa da un portale. Il Laser Vivente la indica con una mano, molto più luminosa del normale. Slim Snake e Pathfinder sono pronti a scattare da un momento all’altro.

-Non ti lascerò prendere la Chiave della Dannazione, Shades. Ritira i tuoi scagnozzi, loro non mi interessano.

-Ma credo che tu interessi a loro…smembrare Marasso non è stata una bella cosa. Uccidetela !!!

Switch e Insomnia fanno fuoco, ma Eclisse ha già lasciato cadere a terra diverse granate fumogene che, unite ai suoi riflessi, rendono difficile colpirla. Riesce a correre verso il cornicione e a saltare giù, trascinandosi dietro una scia di fumo, verso il palazzo sottostante.

-Insomnia ! Pathfinder ! Slim ! Uccidetela !!! – ordina Shades in rapida successione. Uno dopo l’altro, gli agenti da lui indicati rincorrono la donna del mistero.

-Non dovremmo andare anche noi ? – chiede il Laser Vivente.

-No, mi bastate voi due per rubare la Chiave. Perché credete che mi fossi portato dietro anche loro ?

-Shades, possibile che tu non riesca mai a dirci le cose prima che accadano !? – si lamenta Switch.

-Forza, ho un furto da portare a termine. Turbine, muoviti con quell’incendio !!!

 

Nuova Sede Centrale

Una salva di proiettili lacerano una camicia firmata da tremila dollari, rimbalzando sul petto di un uomo decisamente spazientito.

-Ce n’era proprio bisogno ? – si lamenta Diamond Dran.

Si trova all’interno di una piccola stanza progettata dal Laser Vivente per testare…qualunque cosa. Alta poco più di due metri e larga altrettanto, è stata soprannominata dal suo ideatore “Il Ripostiglio del Pericolo”. Incredibile cosa si possa fare quando il tuo cervello è fatto di particelle fotoniche.

Dall’altra parte di un vetro pressoché infrangibile, l’Imperatore preme un pulsante che fa scomparire in uno scompartimento del pavimento la mitragliatrice.

-Così ho ritenuto, mister Dran. Sembrerebbe che il campo di forza proiettato costantemente dal suo corpo sia ancora in grado di sostenere una gran varietà di attacchi diretti…effettivamente, devo ancora trovare qualcosa che possa anche solo scalfirlo. Dopo averla vista sopravvivere a mesi in isolamento dentro un vulcano attivo, un’esplosione da 150 megatoni a bruciapelo ed un brusco rientro nell’atmosfera… comincio a credere che potrebbero essere necessarie energie astronomiche per ferirla, mister Dran.

-Com’è che vi bevete senza problemi qualsiasi stronzata misticheggiante di Shades ma quando io dico di essere invulnerabile a tutto…

-Riesaminiamo i fatti. Il suo corpo è stato alterato geneticamente perché avesse bisogno solo di una forma non meglio specificata di energia interdimensionale per poter sopravvivere. Come risultato non ha bisogno di bere, mangiare o riposare. L’energia in eccesso viene scaricata sotto forma di un campo di forza perenne a contatto con la sua pelle e, come abbiamo visto, è davvero indistruttibile.

-Sì, sì, c’è proprio bisogno di riesaminare tutto ? Per una volta tanto non mi si sono distrutti i vestiti, sai che gran cosa ! Non capisco perché è tanto preoccupato, professore.

-Perché se il campo di forza può davvero cambiare forma ed estensione fino a proteggere i suoi abiti, mister Dran, è concepibile che possa ritirarsi e lasciarla…vulnerabile. Inoltre è un’occasione unica per studiare tutti i misteri del suo potere, che ancora sfugge alla mia completa comprensione.

-Oh andiamo, è solo un campo di forza ! Che c’è di così complicato !?

-Mi spieghi perché non è cieco, mister Dran.

Una paratia scivola davanti al vetro, isolando del tutto la stanza. Un’altra si apre sul soffitto, lasciando scendere una sfera che si illumina in un unico potente flash di luce.

-Ma che diavolo…

-Quella luce era circa trentamila volte più luminosa del sole a mezzogiorno, mister Dran – spiega DeCeyt mentre la paratia si sposta – Eppure sicuramente lei non ha neanche sbattuto le palpebre. Il campo è invisibile, quindi lascia passare qualsiasi particella di luce…a meno che non sia dannosa, nel qual caso la blocca. In altre parole il campo è reattivo, non statico, ed idealmente può espandersi o contrarsi.

-Ma non è una cosa che posso controllare ! Fa tutto da solo !!!

-Ho una teoria. Lei è convinto di essere del tutto invulnerabile, mister Dran, ma l’essere umano un impareggiabile istinto di auto-conservazione. Può spararsi un colpo in testa essendo convinto che non si farà niente, ma un’esplosione atomica ? Lei sapeva di non essere mai stato sottoposto a nulla del genere, ed istintivamente ha portato al massimo il suo campo di forza.

-Okay…diciamo che me la bevo. E allora ? Devo solo desiderare intensamente di non restare nudo dopo uno scontro ?

-Lei fallisce nel vedere le possibilità di sfruttare questo effetto, signor Dran. La prego, lo indossi.

Prima che Dran possa chiedere “che cosa”, un braccio meccanico gli porge un guanto di tessuto a cui sono stati legate delle lame di metallo sulle nocche. Nello stesso momento, dal pavimento si alza una lastra di pietra.

-Ora voglio che lei colpisca quell’oggetto con tutta la forza che ha in corpo, signor Dran…tenendo gli occhi chiusi. Anche se la mia teoria è errata, non potrà recarle danno.

Alzando le spalle, Dran indossa il guanto. E’ DeCeyt a pagare, quindi può fare tutte le richieste idiote che vuole. Chiude gli occhi, fa un piccolo respiro e poi mette tutta quanta la forza delle sue braccia in un unico pugno. Sente il colpo, ovviamente, ma non si fa niente. Se fosse umano, si sarebbe rotto qualche osso.

Ora apre gli occhi, e poi li spalanca quando ritrae il braccio. Le appuntite lame di metallo sono penetrate nella pietra, formando quattro buchi profondi.

-Lei ha appena tagliato il granito con delle lame di latta, mister Dran. Per quanto fossero affilate…a meno che il suo campo di forza non le abbia protette rendendole indistruttibili, avrebbero potuto fare una cosa del genere ?

-Che…che figata !!! E’ come avere un potere vero !!!

 

Dresda, Germania

Pathfinder è ovviamente davanti a tutti gli altri nel rincorrere Eclisse; ci sono dei vantaggi a correre sui tetti se puoi fare salti di diversi metri senza fatica. Eclisse è molto veloce, al limite di un essere umano, ma non sta dimostrando capacità sovrumane. Le sarà addosso tra poco.

Per un attimo riflette sulla situazione. Secondo DeCeyt, il Consiglio era in combutta con qualcuno chiamato “Eclisse”…la stessa firma trovata sul luogo dove era stato distrutto Marasso. Resta il dubbio di come faccia Shades a saperlo, visto che non dovrebbe aver avuto contatti con il gruppo dopo la retata a Fort Knox.

Comunque sia, razionalizza, Eclisse potrebbe essere la chiave per scoprire che cosa sia successo a sua sorella. E nella sua bussola morale, questo giustificherebbe anche lasciarla uccidere.

La corsa la porta in fondo a un palazzo di cinque piani, da cui scende con un solo salto cadendo pesantemente in strada.

Eclisse si è fermata. Pathfinder ancora non riesce a sentire il suo cervello…una qualche schermatura artificiale, probabilmente.

-Non voglio farti del male. Sono qui solo per la Chiave della Dannazione.

-Hai un’ultima possibilità di arrenderti.

La risposta di Eclisse sono una mezza dozzina di shuriken che sembra aver estratto dalla cintura. Pathfinder riesce ad evitarli e a saltare addosso ad Eclisse, letteralmente…restando di sasso quando la donna vestita di nero riesce a schivarla.

Sorpresa dall’inaspettata velocità di Eclisse, facendo perno su una sola gamba dà un fortissimo calcio rotante che dovrebbe colpire Eclisse allo stomaco. Con uno spazio di manovra così ristretto riuscirebbe a colpire anche Turbine, probabilmente.

Invece il suo stivale incontra solo fumo grigio, e si conficca in un muro di mattoni. La malaugurata casa trema leggermente, dato che era un muro portante.

-Come hai fatto a…non sei umana !

-Dovresti rilassarti. Un goccio d’alcool ? – chiede Eclisse, spruzzando qualcosa da una bomboletta direttamente in faccia a Pathfinder…che crolla immediatamente a terra.

Un proiettile colpisce il muro. Eclisse alza lo sguardo per vedere da dove provenga, e nota che Insomnia è sul cornicione del palazzo da cui è saltata Pathfinder…con un fucile da cecchino.

“Come ho fatto a mancarla !? Non si è neanche mossa !!!” si meraviglia l’assassina.

Eclisse fa un solo passo verso Insomnia, ma si ferma quando un Turbine appare di fronte a lei con le lame rotanti pronte all’uso.

-Bello scherzetto. Hai niente contro qualcuno che può aprirti in due il cranio alla velocità del suono !?

-Ora che me lo chiedi, sì.

Con un solo movimento fluido, ma che a Turbine appare al rallentatore, Eclisse lancia qualcosa verso il marciapiede e una specie di lazo metallico che si lega attorno a Turbine.

La granata che ha lanciato esplode, distruggendo un idrante ed immergendo entrambi nell’acqua.

-Un lazo !? Voglio proprio vedere se riesci a tenermi a tremila giri al secondo ! Si può sapere che piano sarebbe questo !?

-Metallo e acqua conducono elettricità. Tu sei bagnato, dentro un’armatura d’acciaio…e non è un lazo, idiota, è un taser.

Infatti Eclisse collega il filo metallico alla propria cintura, e preme un pulsante. Turbine viene percorso da abbastanza energia elettrica da far perdere i sensi a chiunque, anche se date le dimensioni ridotte del generatore della cintura non abbastanza da ucciderlo.

 

Dato che la battaglia è avvenuta troppo vicina al palazzo, Insomnia non ha una buona visibilità del suo bersaglio. Ma sa che Eclisse dovrà spostarsi dalla sua posizione prima o poi… si aspetta di rivederla molto presto nel proprio mirino, ma non così presto.

Non avendo bisogno di strumenti per ingrandire il bersaglio, data la sua super-vista, Insomnia non può sbagliarsi: Eclisse le è appena comparsa davanti, con una mano sulla canna del fucile, la sua presenza annunciata solo da un po’ di fumo grigio.

-Non mi piacciono molto né i guardoni né i proiettili, sai ?

-Mi dispiace tanto per te – risponde Insomnia, facendo fuoco. Eclisse è praticamente appoggiata alla canna del fucile, non esiste possibilità di mancare il bersaglio.

E’ sicura di averla colpita. Ha sentito lo sparo, ha avvertito il rinculo, ma Eclisse non si è mossa di un centimetro.

-Che cosa sei !?

-Ti ho detto che non mi piacciono i proiettili…né chi li usa.

Con uno strattone Eclisse le strappa d’in mano il fucile, e lo spezza a metà come se fosse un fuscello. Se aveva ancora qualche dubbio sul fatto che Eclisse non fosse umana…

La attacca con uno dei colpi più sporchi e letali imparati da Taskmaster, una forte pressione con due dita sul collo che dovrebbe farle esplodere la carotide…ma Eclisse le afferra la mano prima che raggiunga il bersaglio, e la stringe con forza. Due dita si spezzano.

Insomnia inghiotte un grido di dolore, e cerca di dare un calcio alle ginocchia di Eclisse per convincerla a lasciare la presa. Niente da fare, è come dare un calcio al muro.

-Perché non te la prendi con qualcuno del tuo livello !? – la chiama qualcuno che corre alle sue spalle.

-Volentieri. Puoi dirmi dove posso trovarlo ?

Slim Snake si lancia verso Eclisse a fauci spalancate, pronto a staccarle la testa. Lei gli lancia addosso Insomnia come se fosse una bambola di pezza, facendolo cadere a terra a quattro zampe.

Il Deviante non perde lo slancio, correndo verso la sua nemica in un unico scatto fulmineo e mordendo…qualcosa.

Eclisse si scansa all’ultimo istante, ma non prima di avergli infilato qualcosa in bocca che il serpente, per istinto, ha morso comunque. Qualcosa di morbido e con scaglie…

-Fugu. Il pesce più mortale del mondo.

Slim sputa parte di ciò che ha mangiato, ma la tossina agisce in fretta sul suo sistema nervoso. Ci vogliono meno di venti secondi perché perda i sensi e crolli.

-Dovresti stare un po’ più attento a quello che mangi…

 

Nel museo

In fondo a un baratro profondo in modo innaturale, sorretto da colonne in pietra che non dovrebbero esistere che generano gargoyle di carne che volano verso il fondo. Una luce fortissima li disintegra uno dopo l’altro, in un continuo perverso gioco arcaico.

-Sta diventando noioso…possibile che la Chiave non possa fare di meglio ? – si lamenta il Laser Vivente distruggendo altri gargoyle.

-La Chiave vuole essere usata, ne sono sicuro. Questi sono solo banali incantesimi di protezione, non dureranno a lungo – spiega Shades, scivolando nella sua forma di ombra sulle pareti.

Switch salta da un portale all’altro posizionandoli come una grande scalinata, protetto dai raggi del Laser.

-Sbaglio o conoscevi già quella Eclisse ? Chi è ? – chiede.

-Un’altra alla ricerca della Chiave. Non ha importanza…siamo arrivati.

Sorretta da otto tentacoli di pietra, in fondo al baratro c’è una teca di vetro…o forse diamante… al centro della quale fluttua un gioiello rosso sangue, attraversato da vene nere che sembrano pulsare.

-Più ci avviciniamo più guardiani saltano fuori ! Qualunque cosa dobbiate fare muovetevi perché tra un po’ saranno troppi !!! – dice il Laser Vivente, ormai talmente luminoso da risultare solo un bagliore sfocato che emette centinaia di raggi per distruggere il vero e proprio sciame continuo di mostri.

-Non contavo di rimanere qui a lungo comunque – risponde Switch, teleportandosi davanti al piedistallo e sollevandone la teca. Appena lo fa, i tentacoli si sollevano da terra e provano a schiacciarlo.

Uno viene fermato da un portale nero, gli altri da grosse ombre che si sollevano da terra e li tengono immobilizzati.

-Muoviti…Freeman…è troppo forte anche per me… - si lamenta Shades, in disparte, visibilmente indebolito dallo sforzo e dalla luce del Laser.

-Okay, okay, ora ci penso io…

Switch avvicina la sua mano guantata di nero al gioiello, quasi fino a toccarlo…e si ferma.

-Ma poi ?

-Poi cosa !?!?

-Se questo coso scatena la fine del mondo poi come fai a pagarci !? Turbine aveva ragione !!!

-Switch, ruba quello stramaledetto gioiello o giuro che desidererai che il mondo sia già finito !

-Qualunque cosa ma fatela adesso, non riesco più a reggere ! Sono troppi !!! – si lamenta il Laser Vivente, allo stremo delle forze. I mostri sono ovunque e sono sempre più resistenti alle sue scariche, è solo questione di tempo perché lo soverchino e raggiungano la Chiave.

-Okay…o la va o la spacca… - si fa coraggio Switch, ed allunga ancora una mano verso la Chiave della Dannazione.

Una specie di uncino metallico afferra il gioiello, e lo trascina con sé in un solo strattone.

-Preferisco “ogni lasciata è persa”.

Dall’altra parte del piedistallo Eclisse afferra al volo il cavo, lasciando cadere la Chiave all’interno di una piccola cassetta metallica che aggancia alla cintura…stando bene attenta a non sfiorare mai il gioiello.

I mostri di carne scompaiono subito, trasformati in polvere finissima che si diffonde nell’aria. I tentacoli animati si fermano e subiscono la stessa fine, così come la teca. E sulle enormi pareti di pietra iniziano a formarsi delle piccole crepe.

-No !!! La Chiave è mia !!! – protesta Shades, ritrasformandosi in un’ombra vivente…ma grossa, tangibile e molto più spaventosa di quella umanoide.

Eclisse si limita a estrarre dei coltelli dalla cintura, e a lanciarglieli contro. Fluorescenti, si conficcano nell’ombra e in una delle pareti…di fatto inchiodando Shades al muro. Lo scontro lo ha lasciato troppo debole per riuscire a liberarsi da solo.

-Te la cavi bene con i trucchetti, stronza, ma cosa credi di fare contro di me !? – chiede il Laser Vivente, volandole davanti e mantenendo la grande luminosità.

Lei lo fissa negli occhi, che sono solo due punti leggermente più luminosi.

-Sei molto, molto stanco Arthur…dormi.

La luminosità si affievolisce, ed il potente Laser Vivente si riduce ad un flebile ologramma bianco e sbiadito che crolla a terra.

Eclisse si avvolge nel proprio mantello nero, sollevando una gran quantità di nebbia grigia ed alzandosi molto lentamente in volo.

-E’ stato un piacere, perdenti.

Accelera la sua risalita, anche perché tutto quanto il baratro…non più sostenuto dalla magia del talismano…sta crollando sotto il suo stesso peso.

Sotto la maschera nera Edward J. Freeman stringe i denti e crea un portale alla propria destra.

-Poi non dire che non te la sei cercata, stronza

 

Una figura per metà donna e metà fumo grigio sale oltre il grosso buco al centro del museo di Dresda. In lontananza le fiamme si stanno ritirando…solo il fuoco normale è rimasto, mentre le fiamme mistiche si sono già estinte.

Eclisse non potrebbe essere più fiera ed eccitata. Ha sconfitto con le sue sole mani alcuni tra i più pericolosi super-criminali del pianeta, ed ha con sé uno dei talismani più potenti e preziosi della storia.

Sotto il suo cappuccio nero è stampato un ampio sorriso, che lascia presto spazio ad un’espressione di sgomento.

Si trova ad un centinaio di metri da terra quando un camion dei pompieri esce da un portale nero davanti a lei, investendola in pieno. Trovandosi per metà in forma di nebbia ne esce praticamente illesa, anche se non si aspettava di essere colpita a questa altezza…

-Non sei una vera teleporta, vero ? Puoi solo trasformarti in nebbia.

Switch è vicino a lei, in piedi su un portale chiuso. Le afferra le ultime armi da lancio che ha nella cintura…non si aspettava che lo scontro diventasse così lungo…ma le armi passano attraverso dei portali e la colpiscono alle spalle. Passano attraverso la nebbia, ma la distraggono.

Da un ennesimo portale…”quanti può crearne insieme !?” pensa lei…estrae la stessa mitragliatrice di prima, e fa fuoco stando bene attento a colpirla in tutto il corpo per quanto possibile.

Lei reagisce trasformandosi completamente in nebbia; una macchina le cade addosso, costringendola a separarsi in due nuvole distinte…una delle quali va a finire dentro un portale che scompare subito.

-E’ un bel potere, lo ammetto. Ma che succede adesso che metà della tua massa sta a Berlino ?

Indebolita dal non poter tornare in forma umana, Eclisse precipita. Switch ha l’accortezza sia di afferrare il contenitore della Chiave che le è caduto, sia di teleportarla direttamente contro il tetto di una macchina.

Scende a terra, spedendo subito la refurtiva alla Sede Centrale. Poi si avvicina lentamente ad Eclisse, che ha quasi sfondato una macchina. Il suo corpo sta riformando la massa mancante, ma troppo velocemente perché lei resti cosciente. E’ un’occasione più che unica, pensa.

-Morta ? – si domanda.

Continuando a puntarle contro il fucile, vede che non sta respirando. Adesso che il mantello non la copre più completamente nota quanto sia effettivamente minuta. Si toglie un guanto per controllare che non abbia più polso, appoggiando due dita sulla carotide.

Non solo non sente battiti, ma la pelle è fredda. Quasi ghiacciata.

-Scusa, niente di personale. Vediamo chi c’era sotto il cappuccio…

Con precauzione solleva il tessuto nero, restando stupito da quello che vede. Chiaramente non la conosce; non si sarebbe dimenticato quella carnagione pallidissima, quasi albina, contrastata dai capelli neri che scendono poco oltre la nuca. Il fatto che lo stupisce è che…

-E’ una ragazzina !!! – esclama – Avrà meno di vent’anni !!!

-Hhnn…che cosa… - mormora la ragazza cercando di alzarsi. Il modulatore deve essersi rotto o guastato, perché anche se è indiscutibilmente la voce di Eclisse ha perso tutto il suo tono minaccioso e adulto…se avesse parlato con questa voce e non si fosse coperta con quel mantello, sarebbe stato evidente dal primo momento quanto fosse giovane.

-Aaaahh !!! – va nel panico Switch, convintissimo che la ragazza fosse morta.

Preme il grilletto, ma una mano avvolta da un guanto di pelle nera sposta l’arma giusto in tempo perché i proiettili non colpiscano la ragazza. Eclisse ne approfitta per ritrasformarsi in nebbia e scomparire più in fretta di quanto si sia mossa per tutta la notte.

-Shades, ma che cazzo fai !? L’avevo sotto tiro !!! – si lamenta Switch.

-Freeman. Che cosa avevi intenzione di fare con mia figlia ?

 

            CONTINUA